Leadership femminile
Quando si promuove la leadership al femminile spesso si intende l’opportunità delle donne di arrivare alle posizioni di vertice.
La sfida è quella di arrivarci attraverso le caratteristiche femminili e di non riproporre quelle trite e ritrite delle leadership patriarcali.
Hai presente quando dicono “quella è una donna con le palle”? Il tema non è chi fa il capo ma come lo fa.
Leadership femminile
Maschi e femmine: la fisiologia
Le femmine sono diverse dai maschi in modi oggettivamente dimostrabili: si parte dalla genetica XX e XY e si passa all’anatomia.
Non solo organi genitali, anche strutture scheletriche e muscolari definiscono un corpo maschile e un corpo femminile.
Poi una c’è una chimica che distingue i due generi: testosterone nel maschio e mix di ossitocina ed estroprogestinici nella femmina.
Il sistema riproduttivo maschile penetra, gli spermatozoi penetrano.
Il sistema riproduttivo femminile prende, l’ovocita accoglie lo spermatozoo, l’utero contiene, avvolge e trattiene il feto fino a che non è pronto per nascere.
A livello neurologico, una semplificazione estrema e non esente da limitazioni, ci dice che negli uomini sono prevalenti le emozioni primarie, con la predominanza netta di un emisfero e una predilezione per i compiti spaziali e visivi, alla percezione e all’azione coordinata. Le immagini funzionali ci mostrano che nella donna sono attivi entrambi gli emisferi in modo più equilibrato, anche le aree deputate al controllo delle emozioni e della condotta sociale sono più attive. Questo può determinare una maggiore efficacia nei compiti sociali e creativi, anche dovuta a una maggiore intuizione e analisi complessa.
Ruoli culturali
Queste differenze influenzano comportamenti, umori e risposte fisiche e hanno determinato il ruolo dei due generi a livello culturale fin dalla preistoria. Ecco alcune generalizzazioni, tenendo a mente che ci sono molte eccezioni e che ogni cultura ha la sua unicità.
Gli uomini spesso sono responsabili della caccia, della guerra, della protezione della comunità e delle decisioni politiche. Sono tutte attività in cui il testosterone la fa da padrone: è l’ormone del coraggio di passare all’azione sfidando il nemico, è il cardine della competizione.
Le donne sono tipicamente coinvolte nella raccolta, nell'agricoltura, nella cura dei figli, e nella gestione della casa e di tutto il nucleo quando gli uomini sono lontani. Qui la protagonista è l’ossitocina, l’ormone dell’empatia che ci fa provare amore per gli altri e ci fa fare qualcosa per loro.
Sono ruoli funzionali e appropriati quando vengono agiti nei giusti contesti.
Nella dimensione spirituale si parla di energia maschile (Yang), attiva, proiettiva, logica, solare, e di energia femminile (Yin) ricevente, intuitiva, emotiva, lunare. Si crede che ciascun individuo abbia un mix di entrambe le energie, indipendentemente dal sesso biologico. Infatti, anche se in quantità nettamente inferiori, le femmine producono testosterone e i maschi estrogeni e progesterone.
Stili di leadership
Come si riflettono queste evidenze negli stili di leadership?
La leadership maschile spesso è descritta come più assertiva, dominante e orientata all'azione.
Può essere frequentemente orientata ai risultati, concentrandosi sugli obiettivi da raggiungere.
I processi tendono ad essere unidirezionali, rigidi e le decisioni in genere sono gerarchiche.
Si può osservare una maggior disposizione a correre rischi. La comunicazione è diretta e chiara, evitando eccessive emozionalità.
La leadership femminile è spesso descritta come collaborativa, empatica e orientata al team.
Le donne possono avere un approccio più democratico, coinvolgendo i membri del team nella presa di decisioni.
La leadership femminile può dare grande importanza alle relazioni, creando un ambiente di lavoro positivo e inclusivo, che privilegia il team work e le decisioni democratiche. Le donne sono talvolta descritte come più intuitive nelle loro decisioni e possono comunicare in modo più emotivo, cercando di comprendere e relazionarsi con gli altri a un livello più profondo.
Gli stili di leadership tradizionalmente associati a uomini e donne sono spesso influenzati da stereotipi culturali.
Questione di equilibrio
Non tutti gli uomini o le donne si confermano o si identificheranno con questi stili.
Le donne possono affrontare maggiori ostacoli nel raggiungere posizioni di leadership, e una volta in quelle posizioni, possono essere giudicate più duramente.
Quando una donna vuole interpretare uno stile di leadership tradizionalmente considerato "maschile", potrebbe trovarsi di fronte a una serie di reazioni e sfide. In molte culture, esistono stereotipi di genere su come uomini e donne "dovrebbero" comportarsi. Una donna che adotta uno stile di leadership autorevole o diretto potrebbe essere percepita come "aggressiva" o "dominante", mentre un uomo con lo stesso stile potrebbe essere visto come "deciso" o "forte". Potrebbe esserci resistenza da parte di alcuni colleghi o dipendenti che potrebbero non essere abituati o a proprio agio con una donna che adotta uno stile di leadership "maschile". Le donne leader possono trovarsi a dover navigare tra aspettative contraddittorie: essere forti ma non troppo dominanti, essere empatiche ma non troppo emotive. Una donna potrebbe sentirsi sotto pressione per dimostrare costantemente le sue capacità di leadership, soprattutto se sta rompendo modelli tradizionali.
D'altra parte, molte organizzazioni oggi valorizzano la diversità e l'inclusione e riconoscono il valore di avere stili di leadership diversificati. Una donna che può adottare un ampio repertorio di stili di leadership potrebbe avere un vantaggio in termini di flessibilità e adattabilità.
Le organizzazioni che valorizzano e promuovono la diversità di genere nelle posizioni di leadership tendono ad avere migliori performance, maggiore innovazione e una cultura aziendale più inclusiva.
È essenziale per ogni leader, indipendentemente dal genere, rimanere autentico. Anche se una donna decide di adottare uno stile di leadership tradizionalmente considerato "maschile", dovrebbe assicurarsi che questo stile rispecchi i suoi valori e convinzioni reali, piuttosto che sentirsi obbligata a conformarsi a un certo ideale.
Alcune ricerche suggeriscono che i leader più efficaci combinano tratti sia maschili che femminili. Questo tipo di leadership, noto come leadership androgina, è flessibile e si adatta alle esigenze del contesto e del team.
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Redazione DonnaJobs
Valentina Zipoli
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Sono Valentina Zipoli Neurologa Coach & Trainer, benvenuti nella mia nuova rubrica “Il Cervello se lo Conosci lo Usi”
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