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Attenzione alla memoria

La Memoria

Attenzione alla Memoria

Prima regola: per memorizzare qualcosa occorre porre l'attenzione su quella.

Se hai la testa tra le nuvole mentre leggi, ti ricorderai il contenuto delle nuvole e non il testo.

L'attenzione è parente stretta dell'interesse, come abbiamo visto nell'articolo La Realtà.

Le Emozioni rendono gli eventi memorabili. 

La memoria

Le memorie

Non è un errore e non stiamo iniziando a leggere una biografia di qualcuno. Sto proprio parlando di memoria al plurale. Perché non ce n'e solo una. In modo molto sintetico e semplificato possiamo ridurle a 3.

  • Memoria sensoriale
  • Working memory
  • Memoria a lungo termine

DonnaJobs ZIpoli Tipidimemoria

Memoria sensoriale

Percepiamo il mondo che sta attorno a noi attraverso i 5 sensi. Ma non tutto ciò che viene visto, ascoltato, toccato, annusato o gustato è percepito in modo cosciente. Entra a far parte della memoria sensoriale solo quello su cui poniamo la nostra attenzione e quello a cui siamo interessati.

Facciamo un esperimento: che sensazione ti danno gli abiti che indossi in questo momento? Ecco in questo momento stai "sentendo cose" di cui prima non avevi traccia. Ti ricordi? Il nostro cervello non è in grado di processare tutte le informazioni e quindi le filtra. Con la domanda che ho fatto ho dirottato la tua attenzione a sensazioni che prima cancellavi.

Working Memory

DonnaJobs ZIpoli MemoriascrivaniadisordineUna volta catturate, queste sensazioni arrivano nella working memory (memoria di lavoro), una sorta di scrivania mentale in cui mettiamo tutte le cose che ci servono per svolgere il compito che stiamo facendo in questo momento.

Quindi rimanendo all'esempio degli abiti, sulla nostra scrivania troviamo le immagini dei vestiti, le sensazioni che ci danno sulla pelle, l'odore che hanno, il rumore che fanno quando ci muoviamo, il gusto che hanno se fai come alcuni ragazzini che cucciano le magliette.

Adesso per poter rispondere alla mia domanda iniziamo processare queste informazioni: le analizziamo come separate e poi cominciamo ad aggregarle in categorie e a integrarle tra loro per creare degli schemi e costruire dei significati che possono essere trasformati in comportamenti (linguaggio, pensieri e emozioni). E ognuno lo farà a suo modo.

C'è chi inizierà a raccontare cosa ha visto partendo dal colore, che dirà che ha sentito il caldo o la morbidezza dei vestiti, c'è chi partirà dall'alto chi dal basso, da quelli più interni o più esterni. Le risposte anche se fossimo vestiti tutti allo stesso modo sarebbero diverse e tante quante sono le persone che rispondono. Conosci due scrivanie completamente uguali?

DonnaJobs ZIpoli MemoriascrivaniaOrdinataI processi che portano a mettere ordine a ciò che abbiamo nella working memory sono estremamente complessi. Il loro funzionamento è influenzato da molti fattori. Uno di questi è sempre l'attenzione: se mentre stiamo elaborando le percezioni di un evento siamo distratti da qualcosa, quel qualcosa rimpiazzerà tutti gli oggetti che abbiamo momentaneamente messo nella scrivania che per la nostra memoria è come se non fossero mai esistiti.

Ti capita di dover riprendere a fare qualcosa dall'inizio se qualcuno ti ha improvvisamente interrotto?

E' un po' come spegnere il computer senza aver salvato...

Se invece rimaniamo concentrati, tutto questo processo che avviene in attimi, porterà all'acquisizione nella memoria lungo termine.

Memoria a lungo termine

DonnaJobs ZIpoli MemoriaLungoTermine

 

La memoria a lungo termine è come un immenso magazzino dove ogni singolo evento della nostra vita è conservato e pronto ad essere richiamato quando serve: durante un esame, quando raccontiamo un episodio delle vacanze a qualcuno, quando dobbiamo ricordare il volto di qualcuno. 

Più è organizzato è il magazzino e più sarà facile recuperare il ricordo.

Ognuno ha i propri metodi per memorizzare le cose e per richiamarle quando necessario. Ad esempio se devo ricordare una cosa che abbiamo letto, si possono richiamare le informazioni attraverso le immagini come le pagine di un libro, o i suoni della nostra voce che legge quello stesso testo, o ancora le sensazioni che abbiamo provato mentre leggevamo.

Le possibilità sono praticamente infinite.

 

Rivediamo i passaggi che servono per raccontare un evento passato (anche da soli 5 minuti):

  • Selezioniamo le percezioni di ciò che ci ha interessato e su cui avevamo posto attenzione.
  • Elaboriamo tutte le informazioni raccolte nella working memory.
  • Immagazziniamo le informazioni per macrocategorie con schemi mentali funzionali per noi.
  • Richiamiamo dalla memoria a lungo temine ciò che ci serve per raccontare quell'evento.
  • Riportiamo nella working memory tutte le informazioni che abbiamo recuperato e qui vengono rielaborate per farle diventare le parole del nostro racconto. 

In sostanza le informazioni vengono raccolte e poi restituite, ma in mezzo ci sono tanti passaggi complessi, ci sta che persone diverse raccontino cose diverse dello stesso episodio.

 

Il film Inside Out ci spiega benissimo come funziona la memoria.

 

 

 
 

 

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Valentina Zipoli - Neurologa Coach & TrainerSono Valentina Zipoli Neurologa Coach & Trainer, benvenuti nella mia nuova rubrica “Il Cervello se lo Conosci lo Usi”

Sono un vulcano ricco di passioni. Nel mio percorso di donna, mamma, medico, dirigente d’azienda, coach e formatrice ho visto fin troppe persone che stanno sprecando la loro vita.
La mia missione è convincerle che sono migliori di quello che pensano di essere.
Le conoscenze scientifiche, le competenze acquisite nelle mie preziose esperienze, e soprattutto la forza dei gruppi di persone di cui faccio parte sono gli ingredienti del mio modo di fare coaching e di insegnare.
Le mie parole chiave? Gratitudine, Crescita, Condivisione, Opportunità.

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Valentina Zipoli - Neurologa Coach & TrainerSono Valentina Zipoli Neurologa Coach & Trainer, benvenuti nella mia nuova rubrica “Il Cervello se lo Conosci lo Usi”

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