Eccoci a festeggiare l’Equinozio di Primavera che quest’anno avviene Sabato 20 Marzo alle ore 9.37 del parallelo di Greenwich.
Così varchiamo le porte di una nuova stagione primaverile.
Penso che sia uno di quei momenti dell’anno che tutti attendiamo con grande trepidazione…
Ma perché suscita così tanto entusiasmo in noi questa stagione?
Perché la primavera porta con sé gioia, colore, rinnovamento.
La natura esce da quel lungo torpore invernale che l’ha tenuta gelata per così tanti mesi.
Sembra quasi fare festa per tutti quei nuovi fiori rigenerati: graziosi fiori di pesco e di ciliegio, eleganti narcisi gialli, primule simpatiche, camelie dalla fragranza dolce e delicata, innumerevoli gelsomini e gerbere, infinite cascate di glicini color lilla.
La natura torna a mostrare la sua infinita abbondanza in un’esplosione di colori e profumi, mentre le ore di luce si allungano sempre di più rispetto a quelle di buio.
Ma facciamo un passo indietro e andiamo a vedere cosa è accaduto nel frattempo.
Nella sonnolenza dell’inverno è nel seme che si concentrano le energie della pianta.
Il seme nel periodo invernale è come una creatura immobile, paralizzata, stagnante, in attesa di condizioni propizie. Come un cadavere abbandonato in una bara, per un certo tempo il seme sembra morto.