Foglie che cadono, idee che sbocciano: il capodanno della natura (e nostro)
C'è qualcosa di magico nell'aria di Settembre. Un'atmosfera che sa di nuovi inizi, e di grandi cambiamenti, il momento perfetto per reinventarsi.
Ma cosa rende questo mese così speciale? E perché, per molti, è come vivere un secondo capodanno?
Mentre il sole estivo lascia pian piano spazio a una brezza più fresca, mentre ci dibattiamo tra poggiare ancora un piede sulla sabbia calda delle vacanze (o sull’erba di montagna) e l'altro già sull'asfalto della routine quotidiana, pensiamo a questo nuovo inizio.
Proprio qualche giorno fa, chiacchierando con una persona, abbiamo riflettuto su come per molti settembre non sia solo un mese, ma un vero e proprio "Capodanno non ufficiale". Se tra il 31 dicembre e il 1° gennaio tutto sembra rimanere invariato, è proprio con l'inizio di settembre che la vita cambia ritmo: chi torna dalle ferie, chi termina un lavoro stagionale e finalmente va in vacanza, chi si iscrive a un corso, chi si prepara per il rientro a scuola dei figli, chi inizia l’università o chi semplicemente decide che è il momento giusto per un cambiamento.
Per quanto mi riguarda il 1° gennaio è l’inizio dell’anno solare mentre settembre mi ispira per dar vita a nuovi progetti o attività. Ecco perché ho voluto ricominciare l’edizione di questo blog parlando di come poter organizzare e pianificare dei cambiamenti.
Se anche per te settembre è il momento perfetto per reinventarsi, se con le foglie che cadono ti sbocciano le idee, allora sei nel posto giusto.
Troverai alcuni dettagli importanti per poter rendere fattibile la tua idea e se lo vorrai, anche accompagnarti negli steps successivi.
Sei pronta?
Iniziamo!
Qual è il tuo obiettivo settembrino? Il tuo buon proposito per questo Capodanno 2.0?
Quell’idea, quel compito, quel progetto per il quale a giugno ti sei detta “a settembre faccio…..”
Prima di andare avanti nella lettura prenditi un momento di tempo per scriverti o registrare l’idea che hai in mente. E’ importante che tu lo possa scrivere o registrare perché la modalità con cui lo hai formulato ha la sua importanza.
Ad esempio, il mio obiettivo è “imparare ad usare Instagram”.
Spesso i nostri progetti falliscono perché non abbiamo definito bene i nostri obiettivi. È come costruire una casa senza avere un progetto preciso: rischiamo di perderci per strada e di non raggiungere mai il risultato desiderato.
La maggior parte di noi sa, in teoria, quali caratteristiche dovrebbe avere un obiettivo affinché possa essere raggiunto, ma spesso non si mettono in pratica. Ecco perché ritengo importante ricordarlo e, per renderlo ancora più comprensibile, affiancarlo al mio esempio personale.
Il mio esempio di obiettivo è “imparare ad usare Instagram” ma non può essere “imparare ad usare Instagram”.
Perché??
Perché, cosa significa “imparare ad usare Instagram”?
Significa che voglio imparare a postare e condividere immagini e video senza dar troppa importanza a cosa rappresentano oppure quei post dovrebbero avere una cadenza sensata e mi dovrebbero portare anche visibilità e raggiungere dei potenziali clienti?
Come dicevo, spesso per mia esperienza personale diretta o indiretta le persone non raggiungono gli obiettivi preposti perché irraggiungibili o troppo vaghi.
Immagina di dire a un amico: 'Voglio andare in vacanza'. È un desiderio bellissimo, ma non ti dice molto su dove vuoi andare, quando vuoi partire o con chi. Per pianificare una vacanza indimenticabile, hai bisogno di dettagli specifici.
Come quando la cliente al primo incontro mi dice: “voglio cambiare il mio guardaroba”, in quella frase ci sono decine di opzioni e di possibilità che se non venissero da me decifrate, il rischio di insoddisfazione della cliente sarebbe molto alto.
Ecco quindi come definire un obiettivo affinché possa avere successo, oppure, possa quantomeno essere misurato per poter valutare azioni aggiuntive da intraprendere e raggiungerlo in un secondo tempo.
E’ importante che sia ben dettagliato, questo il motivo per cui “imparare ad usare Instagram” non può andare. Potrebbe essere invece “imparare a postare video e foto su Instagram e condividerli con la mia rete”.
Invece per l’esempio sul guardaroba saranno necessarie domande di approfondimento per capire in dettaglio il tipo di cambiamento: vuole cambiare i colori? Le forme degli abiti? Lo stile?, ecc…
Per poter capire se è stato raggiunto oppure cosa manca per raggiungerlo, è fondamentale che si possa misurare. Dare se possibile un’unità di misura oppure se non è fattibile, cercare di fare in modo che ci si possa avvicinare.
“imparare a postare video e foto su Instagram e condividerli con la mia rete” potrebbe diventare “una volta che ho imparato come si fa a postare video e foto su Instagram, farne almeno uno ciascuno a settimana e condividerli con la mia rete”
L’esempio del guardaroba potrebbe essere “voglio cambiare il colore di 5 capi presenti nel mio guardaroba” (in questo caso ci potrebbero essere anche più unità di misura perché ci potrebbe essere anche il fattore budget a disposizione e quindi si potrebbe aggiungere “..spendendo non più di 100/200/500….€”).
Anche la tempistica è importante. Un obiettivo per essere tale deve avere una data di scadenza entro cui manifestarsi, il non dare la data di scadenza non fa altro che renderlo vago ed è la prima mossa per non concretizzarlo.
“imparare entro 3 mesi (quindi dicembre 2024) a postare video e foto su Instagram e condividerli con la mia rete”
“voglio cambiare il colore di 5 capi presenti nel mio guardaroba: 2 per il guardaroba estivo e 3 per quello invernale”
Nel definire la data dobbiamo cercare di essere realisti, io a volte sono stata un po' troppo esigente, ho dovuto quindi in corso d’opera rivedere la data e posticiparla. Qui c’è una differenza importante tra posticipare e procrastinare. Posticipo se comunque nel frattempo ho iniziato a lavorare su quell’obiettivo, ad esempio, mi sono attivata per cercare con un corso oppure il/la professionista per farmi seguire, ho iniziato a guardare video o leggere articoli sull’argomento; procrastino, se invece arrivo a dicembre senza aver fatto niente.
Deve essere realistico ed effettivamente realizzabile, qualcosa che rientra nelle capacità e possibilità della persona che lo formula, delle azioni che sono sotto la sua responsabilità.
Non può essere ad esempio “avere 5000 followers su Instagram”, perché per quanto io possa imparare a postare in maniera corretta, non ho potere di far diventare mio follower una persona. E questo punto mi fa collegare ad un altro aspetto che almeno per me è importante che è il rispetto dei valori personali nel formulare un obiettivo. È importante quindi che sia in linea anche con il contesto e il proprio entourage.
La formulazione in modo positivo lo rende più forte e credibile, una sorta di ideale da inseguire.
“non voglio più questo guardaroba” suona molto diversamente da “voglio cambiare il colore di 5 capi presenti nel mio guardaroba: 2 per il guardaroba estivo e 3 per quello invernale”
Ti saluto con una bellissima (almeno per me) frase scritta nel libro di Richard Bandler “Scelgo la libertà. Perché alcune persone vivono felicemente e altre no”:
“La differenza tra un mero desiderio o un sogno e un obiettivo, è il fatto che quest’ultimo ha caratteristiche specifiche che lo rendono raggiungibile…”
E tu?
Qual è il tuo obiettivo per questo settembre?
E soprattutto….
Qual è la prima cosa che farai per raggiungere il tuo obiettivo?
Condividi la tua risposta usando l’hastag #ilguardarobadellacrisalidecapodanno2.0 e uniamoci in questo viaggio verso il successo!
Sono curiosa di scoprire i tuoi progetti.
Stile che ispira, vita che cambia! Alla prossima
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Redazione DonnaJobs
Silvia Sorelli
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